giovedì 29 luglio 2010

Movimento dei Sindaci

Negli ultimi mesi ci sono stati frequenti contatti tra gli edicolanti di San Donato Milanese, Melegnano, Peschiera Borromeo, San Giuliano Milanese e i loro Sindaci ( circa 60 rivendite).continua...

martedì 27 luglio 2010

Una nuova musica alla Camera?

Come sempre tutto nasce da pochi. Ci si parla, ci si confronta, si litiga e poi qualcosa salta fuori. Questa volta nasce un qualcosa di diverso come orami tutto da qualche mese qua da noi, nel profondo Sud...di Milano. Balzando da un Prefetto ad un Sindaco, nasce così una nuova ipotesi, rendere cioè più consapevole e pubblicamente alcune forze politiche di quello che sta accadendo nel nostro mondo, dando però una lettura da un nuovo punto di vista, ovvero quello dell'edicolante puro. Con l'impegno di persone particolarmente attive e grazie ad una massiccia adesione da parte dei rivenditori sparsi in tutta Italia e resi partecipi al progetto grazie a FaceBook, nasce il 14 luglio un Question-Time sul nostro settore. Ma non è finita! Caspita sembra che gli edicolanti non dicano poi delle così grandi castronerie! 57 parlamentari firmano il documento e l' On. Rondini si rende disponibile per seguire ed approfondire l'argomento confrontandosi con la rete di vendita direttamente. Direi quasi che sono cose che capitano solo da noi del Sud Milano in quanto alle nostre assemblee una volta interviene il Sindaco una volta un Assessore alla Regione ora i Parlmentari. Mancano solo i Sindacati!!!
Qua, si puo veder il video digitando poi: LEGISLATURA 16^ SEDUTA 352 DI MERCOLEDÌ 14 LUGLIO 2010-llustrazione 15:38:33 Deputato RONDINI MARCO (LEGA NORD PADANIA)-Risposta 15:39:26 Ministro per i rapporti con il Parlamento VITO ELIO - Replica - 15:42:11 Deputato RONDINI MARCO (LEGA NORD PADANIA

Il nostro mondo....tutto nostro

Nessuno lo sa! Sarebbe un guaio. Decenni di regole, per affinare uno strumento denominato" Accordo Nazionale", per poi capire che sta fregando tutti. Per tutti si intende la categoria non le sovrastrutture. Il mondo Editoriale è ben conscio che c'è qualcosa che non va. L'importante è ch enon si sappia in giro. C'è chi ricorre ai Sindaci dei Comuni del Sud di Milano, chi al Prefetto di Milano, chi ai Sindacati ( i meno indicati), chi all'Antitrust, chi direttamente al Governo ma...è ancora dura. Difficile smuovere questo "dinosauro" anche se è così vicino all'estinzione. Ma bisogna muoversi. Questa comunque è la situazuione della rete di vendita italiana.

Cosa succede nel sud di Milano....

Tutto è nato con il primo di novembre quando le scellerate logiche editoriali hanno fatto si che un distributore virtuoso ed economicamente solido fu costretto a mettersi da parte per sostenere il suo vicino, noto nel mondo editoriale per avere altre caratteristiche. La Balti s.r.l. dopo 50 anni di onorato lavoro dovette così mettersi da parte per favorire la Macri s.p.a. ed aiutarli quindi, cedendo la propria zona distributiva, a pagarsi i debiti e il nuovo capannone. Nonostante quindi un bilancio da paura ed un futuro nuovo buco nel fantastico mondo dell'editoria, come è ben riconosciuto nel settore, la Macri s.p.a, si ritrova 80 nuove edicole da serivire, punire e seviziare. L'unico distributore di giornali che, da un attenta lettura del suo bilancio, sostiene aumenti di guadagni e aggi nel periodo peggiore che l'editoria abbia mai conosciuto. Un bilancio che gli editori che hanno deciso il cambio distributivo hanno in mano e hanno sicuramente studiato. M-dis e Press-di, i padroni assoluti della distribuzione italiana "killano" Balti e promuovono un distributore sull'orlo del baratro. Prima con la promessa di più di 15o edicole poi diventate solo poco più di 80 e che molti dicono non basteranno per risolvere l'esposizione finanziaria del distributore locale. Certo è che mentre Macri è ancora vivo e paga i suoi debiti con il sangue della rete di vendita, si vede un aumento di chiusure di edicole ed una tensione che sta portando la piazza ad una diversa gestione del rapporto contrattuale. I risultati si vedono ma tutti nel mondo editoriale fanno finta di nulla. Eppure i resonsabili che hanno tirato acqua al mulino della Macri s.p.a., preferiscono tacere e minimizzare piuttosto che occuparsi di una rete di vendita allo sfascio.
Il vicesindaco di Melegnano è dalla parte dei "buoni