E' in fase di definizione un incontro con Guido Veneziani Editore e con A.Gi.P relativamente a nuove opportunità di vendita in edicola del loro Prodotto. .
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INFORIV
Ci sono stati contatti con S.T.G. relativamente ad una convenzione per abbassare i costi di gestione INFORIV. Con questo FORM è possibile avere informazioni in merito al programma.
I costi sono relativi al D.L. MACRI s.p.a
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Inforiv-Macri s.p.a
Per tutta la mattinata venerdì 8 ottobre tutte le edicole informatizzate della zona di Macri sono state senza bolla Periodici di Inforiv. solo verso mezzogiorno è stato risolto il problema.
Ringraziamo il Distributore che, onde evitare che i rivenditori disturbassero con "inutili" telefonate ha preferito, come suo solito, non risponder affatto al telefono.
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Seconda lettera aperta al SI.NA.G.I.
...Nonostante questo non le neghiamo che avremmo gradito che ci fossero state “due righe” che completassero l’articolo, relativamente a chi ha costruito quel documento. Probabilmente lei ne è all’oscuro ma l’interrogazione è nata e cresciuta attraverso il lavoro di alcuni edicolanti di Milano, che si sono occupati, tra luglio ed agosto, di lavorare affinché si rendesse sempre più manifesta la grave situazione in cui versa la nostra categoria. Sicuramente saprete quanto sia difficile spiegare a “uomini di governo” come funziona il nostro mondo... Siamo riusciti, attraverso la documentazione preparata, a convincere un intero gruppo parlamentare. Non ci fraintenda! Nessun onore particolare siamo a richiedervi, tanto più che si tratta solo di un tassello di un lavoro più ampio che si dovrà fare. Non riusciamo comunque a nascondere che se fosse stato dato il giusto eco a quanto possano riuscire a fare poche decine di rivenditori, sparsi nelle varie Regioni, con solo tanta caparbietà e passione per il proprio lavoro, magari anche in altre piazze d’Italia potrebbero nascere nuovi desideri di affiliazione al mondo associativo (qualunque esso sia), proprio per migliorare o rinnovare la nostra professione.
Non vogliamo pensare che l’articolo prodotto possa sembrare una sorta di appropriazione dei meriti del documento da parte della Vostra sigla, ma, nonostante questo, le confessiamo il nostro desiderio che venga chiaramente dichiarata, qualora ne abbia occasione con il prossimo numero del Vostro giornale, l’origine assolutamente autonoma del documento e del lavoro ( tanto!) fatto.
Grazie della sua disponibilità
Edicola.Business
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Lettera aperta ad Ermanno Anselmi - Segr. SI.NA.G.I. Nazionale...Premetto che sono/siamo anche parzialmente informati dalle numerose notizie che volando su internet; anzi sono fortemente compiaciuto del fatto che, in ogni caso al Vostro interno esista un dibattito forte, cosa non riscontrabile per l’altro sindacato GEDIS o per l'invisibile FE.NA.G.I.
“La mia riflessione parte dall’ultima risoluzione che l’Antitrust…”. L’Indagine Antitrust ha in parte sorpreso o scandalizzato tutti in questo settore ed effettivamente, in alcuni frangenti, vengono riportate analisi a nostro favore come a favore di altri, in quanto l‘orticello che ognuno di noi si era ritagliato nel corso dei decenni ora, in piena crisi editoriale ed economica, va stretto a tutti. Ho però la consapevolezza che negli ultimi mesi Lei o più propriamente “Voi OO.SS.” avrete avuto numerosi incontri e discussioni con il governo e non solo ma al momento poco si sa delle nuove prospettive per la categoria. Anche la associazioni dei distributori e degli editori hanno partecipato alle audizioni; forse che le loro argomentazioni sono state più valide delle nostre? ”…il peso specifico della distribuzione locale in sede di trattativa futura per il rinnovo dell’Accordo diverrebbe molto rilevante”. Noi rivenditori siamo già forniti da un distributore che ha portato all’indebitamento e al collasso un intera piazza distributiva con il beneplacito ed appoggio di Editori ed OO.SS ( ma non è polemica…), quindi quest’espressione da lei usata mi ha ancor di più inquietato, avendo sopratutto tra le mani questo vetusto, inapplicabile ed intollerabile accordo nazionale come unica arma di difesa
“ uscire dalla logica di tutela del pluralismo, e rimanere solamente in una logica commerciale nella gestione del prodotto editoriale” . Posso dedurre quindi che anche il Governo si è accorto che non siamo più necessari per difendere libertà di stampa e pluralismo dell’informazione? Personalmente penso che effettivamente era ormai da qualche anno che affermare il contrario sarebbe stato difficilmente sostenibile, ma in queste parole io ci leggo anche “liberalizzazione”. E’ una prospettiva possibile anche a breve o sbaglio? Io sono pronto, assieme a molti colleghi, ad essere commerciale ma mi deve aiutare anche l’Accordo Nazionale, che oggi ci sta uccidendo. E’ previsto qualcosa in merito?
“Penso che dovrà offrire più tutele ai rivenditori sul piano dell’impresa commerciale che posseggono, in riferimento ai servizi ed al prodotto che si intenderà commercializzare”. Prendo assolutamente atto della Vostra volontà a voler percorrere un cammino politico completamente diverso rispetto ad ora. Lasciarsi indietro quell’universo di tensioni contrattuali di piazza dovute a cattive applicazioni dell’accordo, piuttosto che gli innumerevoli contenziosi riconducibili a micro ansie di vario genere per diventare…una struttura al di sopra di tutto questo, deve essere molto allettante. Sebbene mi renda conto che questa sia la strada, mi sento anche abbandonato a me stesso. Non abbiamo armi per difenderci e Voi non ce le avete fornite in questi anni. Alcuni di noi sono associati a Confcommercio. Non a “SNAG Confcommercio” ma direttamente ad Unione Commercianti. Quando chiamano in quelle sedi per avere sostegno per i problemi classici da Edicola…vengono giù dalle nuvole. Non conoscono l’Accordo e non sanno di certo aiutarti, per i problemi usuali alla rete di vendita. Loro fanno altro!Sono funzionari. Mi dispiacerebbe se anche voi faceste altro…perché alla categoria ci dovrebbero poi pensare gli edicolanti uniti sotto qualche altra forma giuridica o bandiera, mentre Voi continuereste certamente a lavorare, ma in una sfera talmente alta che…Tutto questo, anche se mi rendo perfettamente conto che come lei stesso dice:” Sul piano pratico credo che il Sinagi non possa fermarsi, come spesso avviene, alla difesa del rivenditore nel rapporto con l’agenzia di distribuzione secondo l’accordo nazionale” spaventa, e genera anche forti dubbi sull’incisività del nuovo SI.NA.G.I.
Nel suo Editoriale traspaiono molte notizie, se mi permette , oserei dire che è rivolto a pochi del settore. A chi ha conosciuto e trascorso magari ore a discutere di svariati problemi di categoria così come delle fatiche da sopportare a rappresentare un importante sindacato. Purtroppo la maggior parte degli edicolanti associati e non, penso che non sappia nulla dei messaggi che ha voluto mandare con il suo editoriale. Ci troviamo quindi purtroppo costretti a desumere; in questo caso però si rischia di prendere anche dei grossi abbagli. Vediamo che è possibile un cambio alla direzione del SI.NA.G.I., di un coinvolgimento del FE.NA.G.I, di un cambio di attribuzione delle caratteristiche del prodotto soggette a parità di trattamento, di una possibile liberalizzazione delle licenze, di un nuovo e travolgente strapotere dei distributori locali, di un salto nel mondo commerciale, di un forte dibattito al Vostro interno e tanto altro…senza però chiarezza.
La pregherei pertanto di prendere atto di questa nostra “lettera aperta” e le anticipiamo che qualora avesse la cortesia di illustrarci con più precisione quanto da noi paventato, farebbe sicuramente un indiscusso atto di onestà e trasparenza verso chi è abituato ma anche stanco di non conoscere.
Grazie
Edicola . Business
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Nuove regole cercasi
...Tutta questa negatività però ha permesso a molti di noi, di stringere rapporti, di conoscersi e anche di crescere. E' aumentato lo scambio di informazioni e di pareri. Molti di noi hanno condiviso le proprie esperienze, i propri trascorsi, i nominativi di fornitori ed altro. Chi viveva nel suo eremo ha introdotto nuovi prodotti in Edicola ed ha appreso nuove conoscenze, ed ora lo scemo gli frega meno soldi. Ha installato programmi informatici o acquisito nuove professionalità.
Tra le mille parole è emersa però la necessità di confrontarsi sulle regole di settore coinvolgendo più rivendite possibile, riuscendo anche così a farci ascoltare da chi non vuol sentire.
Lanciamo oggi un idea, un argomento da discutere, a noi e non solo molto caro e su cui saremmo disposti a metterci in gioco anche in prima linea come punti vendita. Ci interessa la tua opinione e ti invitiamo ad una lettura del documento, che, rammentiamo, trattasi solo di una bozza ed uno spunto su cui riflettere.
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Per chiarezza
Be! Prima di tutto è giusto informarvi che adesioni alla parentesi informativa, fuori dai soliti ambiti "politicamente correttti", che stiamo mettendo in atto, sta avendo parecchie adesioni. In poche parole il mare degli insoddisfatti dell'accordo nazionale e della scarsa incisività delle organizzazioni sindacali è in realtà un oceano.
Vorremmo anche trasmettere a tutti che nostra intenzione non è fare la guerra ad un sindacato o ad un distributore. Riteniamo che le Associazioni siano fondamentali ( alcuni di noi sono associati...) ma che si siano anche dimenticate dei loro compiti.
Le nostre edicole devono produrre, devono consentirci di vivere e non possiamo permetterci di perdere fatturato quotidianamente o di non essere considerati per quello che siamo.Non ci basta vendere caramelle e giocattoli. Siamo professionisti della stampa. Sappiamo che dobbiamo integrare le nostre merceologie ma sappiamo anche che il nostro Accordo Nazionale e le leggi di settore ci stanno massacrando.
Siamo un struttura giovane ( 6 mesi più o meno) ma con grande esperienza di lavoro e sul campo, e di lavoro ne stiamo facendo e ne faremo tanto, operiamo sul web ma ci stiamo radicando sul territorio e speriamo che lo facciate anche voi. Chiediamo l'aiuto anche dei rivenditori più fortunati! Quelli che hanno resa libera, niente conto deposito, bolle trasparenti, chiamata resa dimenticata ecc....ovvero quelli che tutti i giorni derogano e violano l'accordo nazionale senza saperlo. Magari lo fanno senza rendersi conto che fortuna abbiano e per questo sono poco interessati a cambiare regole che già infrangono e nemmeno si chiedono come possa il distributore permetterlo...!!!
La nostra opinione è questa ( vedi link ), ma non solo, e a breve verranno pubblicati i consigli che , con il Vostro aiuto ci auguriamo possano essere discussi al Governo.
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l'On. Rondini incontra i rivenditori di Milano
Perché attendere oltre quando grida d’aiuto e di solidarietà arrivano da tutta Italia? Così, senza aspettare settembre e in modo da essere già attivi e operativi nonostante le ferie si è tenuto il primo incontro tra l’On. Rondini e gli edicolanti di Milano. Già in passato c’e stato un coinvolgimento da parte del Parlamentare al nostro settore attraverso un interrogazione, tant’è che oramai l’argomento, il nostro settore e i paradossi che viviamo ogni giorno gli sono oramai famigliari. Tutto è nato poche settimane fa attraverso una raccolta di adesioni ad un progetto che consisteva nel richiedere un “Question Time” alla Camera sul nostro settore, proprio per una necessità legata ai tempi stretti ( visto che le Associazioni di categoria hanno tempi infiniti….). Incredibilmente, conoscendo i nostri colleghi, le adesioni sono state più numerose del previsto, a testimonianza che il problema non è circoscrivibile a determinate zone ma è assolutamente Nazionale e di categoria.
Il documento prodotto ed inviato al Governo ha colto l’interesse e l’approvazione di tutto un gruppo parlamentare alla Camera con una raccolta di 57 Parlamentari, a riprova che siamo stati convincenti e che il nostro settore è anomalo in ogni frangente. Questa è la risposta al Question Time.
Da questa ne è derivato l’impegno da parte dell’On.Rondini ad ascoltare e supportare le nostre istanze e….senza perdere ulteriore tempo ci si è incontrati con una delegazione di Milano per discutere le principali ed iniziali norme dell’Accordo Nazionale ma soprattutto delle Leggi di Stato che stanno strangolando il nostro settore.
E’ prevista per settembre un assemblea che possa interagire direttamente con rappresentanti politici, in modo da supportare la prima azione di categoria assieme alle istituzione e non attraverso altri…
A brevissimo verrà pubblicato il verbale della riunione e vi terremo aggiornati
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La grande bugia...L'importante è garantire la parità di trattamento tra le testate e svolgere l'importante ruolo sociale che ci siamo prefissi. Eh si cari miei! Noi non compriamo un'attività compriamo un messaggio per il mondo. Un messaggio di democrazia, di civiltà di attaccamento al lavoro e di senso civile grazie alla nostra presenza sul territorio, al nostro costante presidio sui Comuni. Il resto....è superficialità. Le famiglie degli edicolanti d'Italia non si accontentano dei soldi anzi li fuggono. Le nostre mogli/mariti per questo ci amano! Perchè siamo eroi che lavorano affinchè raccolta sudoku possa godere della parità di trattamento e perchè possa diffondere il suo messaggio di speranza e d'amore in Italia e anche nel mondo. E' quindi inutile che in tutta Italia i rivenditori avanzino pretese del tipo:" vorrei scegliere il prodotto" oppure vacui desideri per poter respingere eccedenze in quanto non ci sono i soldi per pagare la fattura settimanale. La nostra "mission" è "diffondere la libertà ad ogni costo" non guadagnare!
Questo ci vogliono far credere tutti: che non si possa fare niente, che sia giusto così e che....siamo sempre in tempo per cambiare lavoro...Allora nascono i sospetti. E' vero. La norma sull'impossibilità di rendere prodotti è sempre esistita. Fino a quando c'erano 1000 titoli sul mercato questo commercio ha permesso alle rivendite di crescere e prosperare, di mandare a scuola i propri figli ecc....da 10 anni a questa parte non è più così. Quello che mi sfugge è perchè allora nessuno interviene su tali leggi tanto più che, e questa è la grande bugia, molte piazze in tutta Italia rendono il prodotto anticipatamente da anni e nessuno gli dice niente. In alcune piazze addirittura fanno accordi scritti in merito ( SINAGIBologna ). Il mio distributore non mi consente nulla, mi dice che fallirebbe in 3 giorni. Il distributore vicino a me la concede e serve 700 edicole senza fallire, quello a nord di Milano la concede tranquillamente però manda la merce a pagamento e niente in conto deposito ( finanziandosi), così come un altro distributore, che serve una zona più fortunata della mia quando c'è stata una recente spartizione ( vedi ). Apprendo poi dal web che sono innumerevoli le regole derogate, allora mi chiedo cosa stia accadendo. Se così tante piazze hanno raggiunto accordi locali vuol dire che qualcosa nell' Accordo Nazionale di sbagliato c'è! Se intere zone preferiscono "pagare tutto" per avere questa sorta di esuberanza immediata bisogana chiedersi come possa accadere che lo preferiscano . Soprattutto bisogna capire come mai un distributore sostenga che fallirebbe subito se permettesse l'esuberanza e un altro che serve centinaia di edicole lo permetta quotidianamente. Tutti sanno tutto ma....solo noi parliamo?
Accordi di piazza con la rete di vendita, questa è la strada e soprattuto pulizia e trasparenza!!!
C'è qualcosa di marcio in Danimarca!
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...Movimento dei SindaciNegli ultimi mesi ci sono stati frequenti contatti tra gli edicolanti di San Donato Milanese, Melegnano, Peschiera Borromeo e San Giuliano Milanese e i loro Sindaci ( circa 60 rivendite). Attraverso atti formali sono stati depositati determinati documenti denunciando anche alla Prefettura di Milano le gravi disfunzioni emerse sul territorio. Purtroppo ed incredibilmente da parte del Prefetto Lombardi, non c'è mai stata alcuna offerta di audizione delle parti lese, anzi, sono state ascoltate le parti coinvolte dai fatti denunciati.
Al fine di poter esser informati in maniera "ufficiale" di quanto accaduto nell'incontro dei Sindaci in Prefettura in modo da approfondire gli argomenti denunciati, è' stata inviata da parte di rivenditori coinvolti formale richiesta di audizione ai Comuni citati. Vi terremo aggiornati sugli eventi.
Per informazioni: edicolebusiness@gmail.com
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ATTENZIONE!!! alcuni colleghi ci informano che le richieste di anticipi sono già partite, Questo modulo è una porcata illegale!
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Previsto per il 3o luglio il primo incontro ufficiale con rappresentanti del Governo e i rivenditori del Sud Milano.Attenzione! Poichè non solo gli edicolanti ma anche il nostro distributore è alla canna del gas, vi verranno chiesti degli anticipi per la chiusura delle ferie. Non c'è scritto da nessuna parte che gli debbano essere riconosciuti! Purtroppo ci sono persone che sbagliando e la pensano così in tema di anticipi e altri un tantino più professionali che la pensano così. Non fatevi fregare e parlate con i Vostri colleghi
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Allegati di Sorrisi e Canzoni. Come orami sappiamo tutti la Mondadori è la più sfacciata nel non inviare copie alla rete di vendita. Poi il nostro distributore ( che ha notoriamente le braccine corte) manda ancora meno di quello che potrebbe. Il responsabile dell'invio al distributore e capo ispettore è questo signore a questo numero Mondadori - 02/21.62.22.21 Sig. Rossi. Pressione!
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Come segnalato anche alla Prefettura le bolle di consegna e di resa sono SEMPRE SBAGLIATE. Controllate attentamente e conservate la documetazione.