giovedì 30 settembre 2010

maledette Fideiussioni

"La fideiussione è il negozio giuridico con il quale un soggetto, chiamato fideiussore, garantisce un'obbligazione altrui, obbligandosi personalmente nei confronti del creditore del rapporto obbligatorio". Su wikipedia, quando si parla di edicole, dovrebbero fare una sezione a parte anche perché “Il Diritto” ci guarda da lontano e poi scappa.

Nel precedente Accordo Nazionale in nessuna parte era previsto tale obbligo. Questa forma di garanzia ha incominciato ad annunciarsi circa 10/12 anni fa in varie parti d’Italia per essere finalmente e per il bene dei rivenditori, definitivamente sdoganata con il tanto atteso e risolutore Accordo Nazionale del 2006. Il quale avrebbe dovuto , in tale ambito, portare armonia ed uguaglianza e forse altro…non so cosa, a tutti i poveri rivenditori.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Riportiamo il drammatico passaggio dell’ Accordo Nazionale Art.10:” paga i prodotti al soggetto che svolge l’attività di distribuzione locale, nei modi e nei termini previsti nel presente Accordo, prestando idonee garanzie che tengano conto delle caratteristiche - eventualmente sopravvenute - di solvibilità del punto di vendita e siano rapportate alla valenza temporale di verifica dell’avvenuto pagamento dei prodotti editoriali e alle modalità dello stesso”. Fregati! Tanto più che l'idonea garanzia la decide il creditore. Dicono anche di aver degli avvocati. Posso capire il profilo culturale medio del “dirigente sindacale” o presunto tale, ma dei legali…a meno che non siano i figli/figlie dei sindacalisti.

Il risultato è che i distributori locali ben consci di non poter essere d’aiuto nel sostegno economico alle rivendite, ovvero non hanno alcuna possibilità e capacità di inviare delle forniture idonee e  non avendo capacità negoziale, qualora ci fossero maggiori richieste di taluni prodotti nei confronti dell'editore, si blindano con una bella fideiussione e sono a posto. L’edicola anche se non sarà in grado di sopravvivere ( cosa che accade quotidianamente in tutta Italia) sicuramente non lascerà debiti all’agenzia. Chi rimane scoperto è invece il rivenditore che, a fronte di grossi importi vincolati in banca a garanzia di eventuali problemi contabili, non riesce comunque ad aver merce vendibile ma masse crescenti di carta inutile con sopra la firma di tutti i sindacati ad avvallo della perfetta regolarità del sistema distributivo/editoriale italiano.
Nel caso del nostro distributore locale, sul quale non girano affatto buone notizie relativamente al suo andamento economico..., ai nuovi rivenditori chiede tra i 4/ 5 estratti conto di fideiussione bancaria a seconda che l'edicolante paghi con bonifico o RID. Tenete presente che con un giorno di ritardato pagamento arriva la telefonata, figuriamoci tre settimane. Ora, con l'appoggio sindacale che mai è intervenuto sul tema, le rivendite vivono e lavorano indebitate e con il terrore di sgarrare ma...senza la possibilità di avere merce da vendere, come in ogni zona d'Italia e con nessuno che voglia riguardare queste norme.
Come si può onorare un impegno se non si facoltà di intervenire sul proprio conto economico ma l'unico che può farlo è colui a cui presto garanzia? Aggiungo inoltre che sarebbe assolutamente doveroso, a titolo di trasparenza, che anche i distributori locali, con i tempi che corrono, rendano pubblici alla propria rete di vendita i propri bilanci onde evitare sorprese...

28 commenti:

  1. Per assurdo, nel nostro caso , ci troviamo con una fideiussione con un distributore locale ( Macri s.p.a.) che non gode proprio di una buona fama. Così abbiamo fatto come dovrebbe fare ogni Sindacato di provincia o ogni edicolante. Abbiamo chiesto di vedere il bilancio. Già le voci non erano delle più rassicuranti, tanto più che è oramai risaputo che il cambio distributivo recentemente avvenuto è stato solo un a titolo di sostegno finanziario.
    Vediamo quindi che il distributore a cui do fideiussioni ha debiti bancari per euro 3.425.904 di cui 2.485.816 composti da euro 800.620 di conti correnti passivi, euro 419.034 di finanziamenti bancari a breve termine e 1.266.162 euro di anticipo fatture. Per chiuder il tutto traspare dal bilancio che addirittura dovrebbe aumentare il fatturato come se fosse previsto chissà quale boom editoriale in questa zona. Ma quando ci hanno dato questo distributore hanno visto i conti chi di dovere? Il Vostro distributore è messo come il nostro? Perché se è così molte cose si spiegano, assurdo è che se non gli do garanzie sui pagamenti questo non mi da i giornali. E lui che garanzie ci da?Ci possiamo fidare?

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  2. bisogna smetterla di subire bisogna tirare fuori i bastoni e spezzarglieli in testa a qualcuno.....non si puo'mantenere tutti a noi chi ci mantiene prendiamo bricciole di aggi e stiamo fuori con tantissimi soldi a volte non si ha nemmeno i soldi per comprare il pane perche' il guadagno sono sugli estratti conti o sugli scafali basta!!!!siamo in mano di strozzini legalizzati usciamo da questa merda ......BASTEREBBE PRENDERE SOLO UNA PAGA ANCHE MISERA MA DA POTER SPENDERLA..... VOLERE E POTERE E A VOLTE CON LA FORZA SI OTTIENE TUTTO..

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  3. Il passaggio dell'ART.10 citato è volutamente ambiguo come del resto diversi altri articoli che i DL/DN "interpretano" a loro piacimento.
    Le OO.SS. hanno sempre negato che quel passaggio sia l'OK per l'imposizione della fideiussione ma, nel contempo, hanno fatto convenzioni con società che le concedono, bizzarro no ?

    Volendo essere seri, si potrebbe dire che, aumentando il volume delle pubblicazioni cedute in C/D, la richiesta di una qualche forma di garanzia non è una bestemmia, credo sia una prassi consolidata nel commercio, se riteniamo che il contratto estimatorio ( su tutto ) sia l'obbiettivo principe, dovremo per forza di cose mettere in conto l'eventualità di una simile richiesta.
    Ad oggi, in attesa che il contratto estimatorio totale sia concordato ( cioè mai ), mancano regole generali che siano valide su tutto il territorio nazionale, ciascuno cura il suo orticello e, come su altre problematiche, alcune piazze sono costrette a ricorrere al sollievo dato dal noto farmaco lenitivo.

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  4. L'ambizione delle OO.SS a diventare importanti come una F.I.T. per le rivendite, è sempre stato evidente. Hanno pochi associati,non sono fondamentali, danno pochi risultati e non hanno servizi. Il desiderio per loro di essere fondamentali per la vita delle edicole con un servzio che gli permmettesse di "possedere" le rivendite sul territorio è però sfumato in fretta perchè abbiamo una controparte più professionale facendo precipitare noi nel baratro, per una loro ambizione.
    Non trovo assurda una richiesta di fideiussione. Da quanto leggo trovo assurdo che un distributore con € 3.500.000,00 di debiti non dia garanzie a me mentre noi si e abbiamo i conti a posto oltre ad avere in edicola migliaia di euro di merce pagata.ciao

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  5. Teoricamente sono gli editori che devono farsi garanti del ritiro ed accredito delle pubblicazioni giacenti nel caso un DL "salta".
    Dico teoricamente perchè si sono verificati casi in cui l'articolo dell'accordo è stato disatteso ed i rivenditori ci hanno rimesso dei soldi.

    ART.9

    Cambio e cessazione di Impresa di distribuzione locale

    Nel caso di cambio di Impresa di distribuzione locale o di cessazione della stessa, salvo accordo tra Distributori coinvolti nonché previa comunicazione alle Organizzazioni Sindacali locali dei Rivenditori aderenti alle strutture firmatarie del presente Accordo, le copie di resa sono riconsegnate e addebitate all’Impresa che ne ha effettuato la distribuzione in occasione della loro naturale scadenza, qualora non vengano richiamate in resa anticipata, fino a copertura del credito della stessa Impresa di distribuzione locale. Eventuali eccedenze saranno rese alla nuova Impresa di distribuzione su indicazione dei singoli Editori, sempre nel rispetto del periodo di validità della stessa resa.

    Nel caso di cessazione dell’attività dell’Impresa di distribuzione e in assenza della possibilità di restituzione delle copie di resa all’Impresa di distribuzione che le ha fornite, le Amministrazioni Editoriali interessate comunicheranno alle Organizzazioni Sindacali dei Rivenditori o alle singole Rivendite la destinazione di tali copie e le modalità di accredito delle stesse.

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  6. Esatto. Puglia, Liguria e non solo insegnano ma non riduciamo il tutto alla chiusura dell' azienda e al ritiro del reso. Pensa al lavoro che può fare un' agenzia di distribuzione che sa già di avere due anni di vita...se la tengono in piedi gli editori. Secondo te investe in azienda? Magari aumentando i giri per fare un buon servizio di consegna o mettendo personale che segua i resi o le forniture? Posso io fidarmi di una persona che lavora le mie rese e che mi fa mancaze tutti i giorni merce sapendo che ha un mare di debiti? Sarà lecito il nostro dubitare? Nel frattempo sono tutte le rivendite servite che soffrono questo mal servizio e lo patiranno per ancora del tempo, perdendo denari.

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  7. Mi sembra senza senso che i DL che hanno la merce in conto deposito dagli editori si facciano garantire questa merce con fidejussione dai loro clienti obbligati edicolanti.
    Cioè ma dopo che l'edicolante nn ordina e non può rifiutare l'ordine fatto dal DL pena sospensione forniture, dopo che si paga anticipato anche se il contratto estimatorio come dicono due pronuncie di Cassazione e tutta la giurisprudenza consolidata è il CONTRATTO TIPICO FRA EDITORE ED EDICOLANTE (sta scritto anche negli esempi dei manuali di diritto privato all'università!!!!) dopo tutto questo quelle sanguisughe monopoliste illegali dei distributori vogliono anche la cauzione sugli anticipi!!!!
    Bisogna scioperare tutti immediatamente per ogni piazza PAGANDO SOLO IL VENDUTO NELL'E/C

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  8. Pierpaolo, sono un paio d'anni che ti vengono spiegate alcune cosucce e continui a non capire.
    Un DL se non fornisce garanzie al DN non riceve neanche una figurina.
    Per quanto riguarda noi, il contratto estimatorio esiste solo nella tua testa, faccio questo lavoro dal '65, non è mai esistito nel senso che intendi tu, il prodotto è sempre stato pagato anticipatamente anzi, prima del '94 era ancora peggio perchè ricevevi in C/D solo bustame.
    Se prenderà corpo la proposta del C/D totale, cosa che io non credo, una garanzia di solvibilità sarà inevitabile, botte piena e moglie ubriaca in questo settore non si è mai verificato.

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  9. Peccato che allo stato attuale la fideussione bancaria è diventata una prassi comune. Io per lavorare ce l'ho,tenendo conto che la merce ricevuta in conto deposito è ridicola rispetto a quella che pago credo che C/D totale sia la soluzione migliore. Non capisco perchè l'edicolante si deve accollare sempre solo i doveri ma qualche diritto ci è concesso ?

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  10. Forse è stato mal interpretato quello che ho scritto, non sono certo un paladino dei DL, a Trieste la fideiussione è richiesta ( con l'avvallo de sindacato ), io sono stato graziato probabilmente perchè essendo una vecchia cariatide ho iniziato l'attività prima che questa pratica prendesse piede.
    Qualche paletto era stato concordato, la somma da garantire e il range temporale ma, sembrerebbe che non tutti i DL abbiano recepito l'accordo.
    Per quanto riguarda il "peso" dei C/D, chi utilizza inforiv può velocemente verificarne la consistenza, premettendo che ci possono essere notevoli differenze tra punti vendita, il mio, nel primo semestre 2010 ha ricevuto il 30% scarso sul totale ricevuto ( inteso come valore e non copie ), esattamente il 28.91% ( esclusi i quotidiani ), alcuni colleghi ( Bergamo, Ancona) dichiarano una percentuale quasi doppia alla mia.
    Aggiungerei che tra la chiusura dell'E/C e il giorno del saldo incameriamo alcuni giorni di ricavo che vanno a limare l'effettiva esposizione finanziaria.
    Questo ultimo particolare potrebbe essere la base di una proposta alternativa nel caso ( probabile )che il C/D totale non sia negoziabile.
    Mettiamo sul tavolo regole certe per le forme di garanzia e, come contropartita, più giorni tra chiusura E/C e saldo, in termini reali considerando i giorni di ricavo aggiuntivi, si arriverebbe allo stesso risultato, o quasi.

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  11. Vi faccio due domanda, ma se dovessimo riscrivere l'accordo nazionale?, voi cose ne pensate?

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  12. Secondo me adesso è tutto da rivedere, questo accordo non regge più e sopratutto non tutela per niente l'edicolante.

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  13. Quindi ha chi la delega per poter riscrivere questo Accordo Nazionale? hai Sindacati :-)

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  14. Propongo di scegliere un nick per postare, solo per fare un minimo di chiarezza su chi ha detto cosa.

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  15. la mia proposta è questa togliere una quota di finanziamenti alle sigle sindacali e assumere da parte del governo un gruppo di avvocati del Diritto e svilupparlo loro a secondo il codice civile.

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  16. Be vedo che l'argomento fideiussioni è passato in secondo piano....va bene lo stesso. Se i rivenditori del Sud Milano sono daccordo potremmo in settimana mandare una comunicazione ai provinciali di Milano e nazionali di entrambe le sigle dicendo che qualora non rinunciassero alle quote di servizio e non comunicassero pubblicamente lo stato dei lavori sull'aspetto contrattuale e del governo tutta la zona darà li dimissioni dal sindacato...con l'intenzione poi di diffondere la protesta. se dite si partiamo e poi....edicola per edicola!

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  17. ma quanto è l'importo che pagare settimanalmente al sindacato e fare un poco di conti. Gli avvocati, cause, sono cose ampliamente già fatte ma subito dopo ti cambiano la legge o le regole. Smentendo el barbon de trieste dal gennaio 2006 i nuovi titolari, come prevede l'accordo, ma solo i nuovo non i vecchi, devono dare la fideiussione al d.l. Fino a dicembre 2005, nessuna fideiussione era richiesta salvo a pochi e per questi si faceva garante il sindacato. Sono contrarrio a dare la fideiussione al d.l. ma le regole vanno rispettate se vogliamo che gli altri rispettino quelle poche a nostro favore. A livello nazionale soltanto il sinagi di trieste si è dimostrato contrario alla introduzione della fideiussione, al riconoscimento dei ricilati, ricopertinati ecc, testate che prima potevamo restituire immediatamente.

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  18. L'anonimo commento (sopra) in realtà è del segretario regionale SI.NA.G.I. del FVG al quale non è possibile contestare niente senza beccarsi gentili epiteti tipo barbon, bugiardo ecc.ecc.

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  19. Ho capito che da un argomento si è passati ad altri argomenti, ma se si deve finire in insulti e vaffa non ci stò, vorrà dire che come sempre lavorerò da solo come ho sempre fatto,
    s'ciao a tucc lavoratori autonomi con sindacati da dipendenti

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  20. Io non ho notato commenti offensivi, è inevitabile che chiamando in causa le OO.SS. si provoca del risentimento ma, l'alternativa sarebbe ridiventare invisibili, sordi, muti e ciechi.

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  21. @Gianfranco, non è questione di frasi o commenti offensivi, noto solo che si sta cadendo nelle solite discussioni, ho ragione io, hai ragione tu, qui bisogna proporre nuove idee, il vecchio sistema è da demolire, non diamo la possibilità a queste, come dici tu OO.SS. di rialzarsi in piedi è mettere delle pezze come fanno di solito sandoci un contentino.
    p.s. demolire demolire demolire

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  22. ù giurnalò....ligure11 ottobre 2010 alle ore 10:06

    da 25 anni sono in "barrricata" e per come la vedo io..... eliminiamo i conto deposito, paghiamo tutto, eliminiamo le pubblicazioni che superano i 45 giorni (intanto a parte le figurine,merce vendibile non ne abbiamo)che gli editori ritirino la loro roba, semmai la ridistribuiscano( cosi spendono, e lo faranno solo se conviene loro...)
    E VISTO COSA CAPITA ULTIMAMENTE AI DISTRIBUTORI LOCALI ..VEDI GENOVA ..CHIAVARI ..ROMA ECC..ECC..CHE SIANO I DISTRIBUTORI LOCALI A FORNIRCI GARANZIE


    cotrollare per credere

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  23. Scusate! Da quello che percepisco da questa discussione è che ho fatto bene a non pagare fideiussione ai 2 DL, ma pagare solranto il conto deposito al locatario!!!!!!!!!

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  24. Caro Sergio
    come vedi di strada ne devi fare ancora molta. Non basta essere dei bravi ragazzi per provare a vedere cosa succede, ma bisogna controllare "l'orda assassina" che travolge tutto e tutti, senza assumersi nessun impegno e senza farsi remore se qualcuno ci "lascia le penne". Noi sindacalisti siamo tutti stronzi e le cose vanno male perchè noi non sappiamo farle andare bene. Se questo è il punto di vista non coglieremo mai nulla di buono. Butto lì un discorsaccio. Non amo la politica del giorno d'oggi, ma se diciamo che sono tutti ladri,quelli che non lo sono non è che diventano ladri, ma se ne fregano perchè sanno che tanto li giudicherebbero tali. Forse un pò di discernimento va fatto, pur riconoscendo che nella disperazione uno mena sia adestra che a sinistra.

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  25. mi chiamo Maria ho un edicola a Buccinasco (MI). Ho come molti di voi grossi problemi con il mio distributore locale......

    " i distributori locali ben consci di non poter essere d’aiuto nel sostegno economico alle rivendite, non hanno alcuna possibilità e capacità di inviare delle forniture idonee, qualora ci fossero maggiori richieste di taluni prodotti nei confronti dell'editore, si blindano con una bella fideiussione e sono a posto. L’edicola anche se non sarà in grado di sopravvivere ( cosa che accade quotidianamente in tutta Italia) non sarà tutelata e correrà il rischio di chiudere

    desidero veramente fare qualcosa, chi legge questo msg e si ricosce vorrei mi chiami per costituire un gruppo di persone che lotta per questi diritti e fare chiarezza

    attendo vs comunicazioni
    email mmaggio_1980@yahoo.it
    dove potrete parlarmi della vs situazione
    o 340 47 31 351
    grazie Maria

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  26. Ciao Maria, l'argomento fideiussioni è un serio problema così come ce ne sono altrettanti. Il gruppo lo stiamo costituendo se ci segui e ci leggi vedrai anch ei documenti prodotti e la strada che stiamo percorrendo.Seguici che poi qualcosa nascerà....

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  27. Milano, 6 mesi per avere i soldi che ci doveva la Spediservice in liquidazione... Se chiedessimo una corrispondente contro - fidejussione a nostra tutela?... Brividi!
    Sogno ma... Da qualhe parte si deve pur cominciare.
    Oltretutto col prodotto "cotto e mangiato" che distribuiamo dovremmo (potremmo) avere un potere notevole in caso di protesta, una volta ad esempio il poligrafici, che se incrociavano le braccia non facevano uscire i giornali, potevano "chiedere" mlto più di altri.

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  28. salve, sono un edicolante dal 1991, e abbiamo avuto il cambio di distributore locale da pochi anni, ma solo oggi mi giunge una raccomandata del distributore nel quale mi chiede di fare una Fidejussione bancaria a garanzia di prodotti editoriali, da premettere che ho sempre pagato l'estratto conto senza mai problemi per entrambi, è poichè sono un vecchio edicolante e non subentrante, posso rifiutarmi .

    Nicola DC da Salerno

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