mercoledì 4 maggio 2011

A.G.I.P. continua il suo cammino

Dopo aver incontrato il Capo del Dipartimento Informazione ed editoria di palazzo Chigi Elisa Grande, A.GI.P. è stata anche ricevuta, successivamente ad una richiesta di incontro, da F.I.E.G. per richiedere una sorta di accreditamento da parte di quest’ultima e poter entrare così a far parte dei vari soggetti che compongono il settore editoriale.


Apprendiamo che da parte di quest’ultimi è emersa una sorta di stupore in quanto hanno asserito che non spetta a loro ne accreditare o impedire la partecipazione di altri enti attraverso la sottoscrizione dell’Accordo Nazionale, sebbene abbiano potuto constatare il lavoro effettuato fino ad ora e la consistenza dell’Associazione.

In data 25 aprile A.G.I.P. ha quindi informato della propria volontà a partecipare all’ Accordo Nazionale tutte le sigle sindacali, informando ovviamente anche l’Anitrust della richiesta effettuata oltre alla propria “struttura politica”.

Al momento non risulta alcuna chiara risposta dalle organizzazioni sindacali anche se richieste di incontro da taluni sono già state avanzate.

Riportiamo uno stralcio del testo di presentazione:” A.Gi.P., Associazione Giornali Padani è una libera associazione di categoria recentemente costituitasi, in risposta ad una forte esigenza di cambiamento da parte della rete di vendita.

A.Gi.P. si è posta come primo punto delle sue finalità all’art. 1 di “salvaguardare e promuovere l’attività dei giornalai” (allegato 1).

Lo strumento che ha intenzione di utilizzare per raggiungere tale scopo è la rinegoziazione o rivisitazione delle norme di settore in funzione di una commercializzazione più aperta del prodotto editoriale ed in taluni aspetti anche con caratteri concorrenziali. Gli ambiti in cui si vuole agire sono sia quelli governativi come

anche la sfera delimitata dal vigente Accordo Nazionale.

A.Gi.P. ha sede a Milano in Via Camillo Colombi ed è ufficialmente accreditate e riconosciuta dalla Lega Nord come Associazione di Categoria. L'Associazione Giornalai Padani nasce dalla necessità di avere una rappresentatività al Governo delle esigenze della rete di vendita. La constatazione che i sindacati presenti sul territorio non posseggono strumenti normativi validi per contrapporsi alle sovrastrutture editoriali, ha spinto i rivenditori sul territorio prima del Sud di Milano, assumendosi le loro responsabilità al fine di sostenere le proprie attività, a costituirsi in Associazione, per poi estendersi sul territorio nazionale.

A partire dal 2009, i rivenditori di Milano assieme alla Lega Nord e all'on. Marco Rondini, hanno dato vita ad una serie di interventi diretti al Governo, al fine di far conoscere la reale situazione della rete di vendita e del settore in generale.

Il sistema più idoneo per dare seguito alle istanze prodotte è, a parer nostro, il costante e continuativo contatto con il Governo.

L'Associazione Giornalai Padani, nasce per portare i problemi della categoria davanti alle Istituzioni, per cambiare regole vecchie di più di cinquant'anni che stanno distruggendo le nostre attività e per dare dignità alla nostra professione.

A.Gi.P. ha riconosciuto ed eletto in qualità di Presidente l’on Marco Rondini ed il Sig. Sergio Bolzoni in qualità di Vice Presidente.

A.Gi.P. si è presentata pubblicamente con conferenza stampa tenutasi in data 21 marzo 2011 presso la sede della Lega Nord di Via Bellerio a Milano (allegato 2).

L’attività associativa, antecedente alla sua legale costituzione, ha mosso i primi passi con il 2009 (allegato 3), dove si sensibilizzava il Governo attraverso un Interrogazione Parlamentare, chiedendo: ”se sia intenzione del Governo prevedere, a partire dalla prossima legge finanziaria, forme di agevolazioni e finanziamenti per gli esercenti che svolgono attività di vendita esclusiva della stampa quotidiana e periodica per incoraggiare l'aumento delle superfici espositive, la ristrutturazione di chioschi e negozi e l'acquisto di nuove strutture più moderne al fine di favorire il rilancio delle attività non solo dal punto di vista commerciale, ma anche come elemento essenziale dell'aggregazione sociale e della vita collettiva in ambito locale”.

A questo indirizzo il testo completo. Vi terremo informati sui prossimi passi che metteremo in atto.
A questo indirizzo alcune news




























6 commenti:

  1. Con il prezzo che costa la benzina ci iscriveremo tutti all'Agip.

    RispondiElimina
  2. LE EDICOLE SONO CON IL CARROCCIO!!!!
    PER GUANTO TEMPO ANCORA I "PADANI" SARANNO CON IL CARROCCIO?

    RispondiElimina
  3. ragazzi, ragazzi ....
    bisogna cercare di migliorare l'attività lavorativa ed alcuni processi/metodi lavorativi si cambiano dal basso.
    Ricordiamoci sempre che l'edicolante è un agente di vendita: per cui in primis è la professionalità, affabilità, organizzazione e capacità di vendere che oggi come oggi fanno fare il salto di qualità.
    Più ci si informatizza prima si vedranno dei cambiamenti tangibili in tutta la filiera.

    RispondiElimina
  4. Perchè molte edicole vendono soltanto la prima scatola dei minitoys (stikeez, flixy giocomolle)
    senza chiedere rifornimenti (che il DL ha a dispozione). Forse fa così perchè la prima scatola è in conto deposito pertanto pagherà il venduto dopo almeno 6 mesi e evita di fare rifornimenti che deve pagare subito, tanto ha talmente tante collezioni di minitoys che va avanti così rinunciando alle grandi vendite. Fa bene???

    RispondiElimina
  5. Ricordiamoci sempre che l'edicolante è un agente di vendita:MA!!!!!!
    Ma da quando l'edicolante percepisce uno stipendio fisso.
    Non confondiamo le cose.
    Magari avessimo un contratto come agenti.

    RispondiElimina
  6. Raccomandazione per gli edicolanti Leghisti che votano ai ballottaggi di Milano. Votiamo compatti per Letizia Moratti che ha fatto tanto nella scorsa legislatura per la ns.categoria.

    RispondiElimina