Si è svolto martedì 11 Aprile un incontro fra l'On. Marco Rondini e il Consigliere Elisa Grande, capo del Dipartimento per l' Informazione e l' Editoria
La richiesta d' incontro era stata formulata dall'On. Marco Rondini in qualità di referente della Associazione Giornalai Padani, per portare a conoscenza del Ministero dell' On. Bonaiuti le istanze degli edicolanti che si sono raccolti intorno all'associazione.
Due le richieste cogenti che sono state portate all'attenzione della Consigliere Elisa Grande: in primo luogo la modifica dell'accordo nazionale e la ridefinizione del concetto di prodotto editoriale.
Le richieste sono state accolte dal Consigliere Grande che ha dato la propria disponibilità a trasmettere il contenuto del colloquio al Ministro competente.
Per ogni altro risvolto in merito verrete prontamente informati.
A proposito di ridefinizione del concetto di prodotto editoriale quante Flixy Le Giocomolle vendete, io sono alla terza scatola in una settimana.
RispondiEliminaSe è per quello ne ho già vendute 7 scatole, però "la ridefinizione del concetto di prodotto editoriale" va rivisto eccome se va rivisto.
RispondiEliminaTe lo dice un'Anonimo
Certo che va rivisto e non si capisce come mai si siano aspettati decenni prima che qualcuno aprisse gli occhi,ma quando arriverà questa ridefinizione ( arriverà!)come farete voi venditori di giocattoli e imbustati?Come faranno i riciclatori di carta sporca? Il documento segreto dei sindacati su cui il SINAGI ha confermato successivamente una firma quasi estorta che fine ha fatto? e soprattutto cosa dice in merito???????Solo politichese???? o esprime quanto sta accadendo veramente nel mondo editoriale?
RispondiEliminaAttenzione ragazzi a non fare come i trinariciuti comunisti che a causa di posizioni fuori da ogni logica di mercato in altri settori sono sprofondati.
RispondiEliminaSe oggi dovessimo vivere di sola carta stampata addio edicole. Fortunatamente qualcuno (e non sono stati i grandi editori come RCS o De Agostini o Hachette ha crato questi minitoys collezionabili che ci fanno fare grandi fatturati di vendita.
E se fosse per quelli delle figurine come Panini e Merlin/Topps staremmo freschi.
Non riesco a capire pertanto amico leghista Sud Milano il tuo odio per questi prodotti che vorresti al confino magari con un aggio per noi del 30/40 o 50% per farli morire...e noi insieme a loro. E' questo che vuoi????
Odio? Perché dovrei odiare qualcuno? Nei documenti presentati non parliamo di una categoria di prodotti che fanno male al settore ma dell’abuso di una legge che consente a più “presunti editori “ di immettere nel mercato prodotto borderline. Nessun dito puntato contro i giocattolini ma verso un settore distorto che inonda le edicole di più merceologie che, in virtù di un registrazione in tribunale, possono entrare nelle nostre edicole e pretender parità di trattamento.
RispondiEliminaPurtroppo non si può dire che la “ristampa non lavorata” dell’ anno 2000 non è un prodotto editoriale che possa beneficiare della parità di trattamento mentre lo “slime” perché è bello e si vende lo è.
Bisogna definire chi deve beneficiarne e chi no e in questo caso rientrano i prodotti che si vendono come le schifezze che ci inondano e ci prosciugano il conto in banca.
Noi oggi abbiamo bisogno solo spazio, serenità, più libertà imprenditoriale e qualche ora di riposo in più per poter gestire le nostre attività commerciali secondo le esigenze del mercato e non secondo quel mare di truffatori che si nasconde dietro la maschera da “Editore”…e non sto parlano dei giocattolini.
Un salutone e ricordati che la terza narice non ha un colore politico, è assolutamente trasversale;-)