l'ho letto tutto il documento, un bel discorso da impenditori, è quello che dovremmo fare anche noi edicolanti sfruttati da tutta la filiera, ma scusate i sindacati quelli con la eSSe maiuscola cosa fanno? vanno avanti a vendere figurine oppure si accontentano che in questo documento le edicole vengono citate solamente a pag. 4 dove la fieg denuncia di aver già prodotto un documento e di averlo consegnato agli organi preposti?
Sergio...non difendo nessuno ma sembrerebbe che la FIEG abbia accreditato la sigli A.GI.P.Quindi fate parte delle OOSS con la maiuscola o minuscola a voi la scelta?
Mah, da quello che sembra non siete una OOSS. Il problema è sempre quello: nell'ultima pagina dell'intervento del Dot. Malinconico c'è scritto "....Gli editori sollecitano misure .... già nel documento di agosto dello scorso anno: la detassazione degli utili reinvestiti in beni strumentali innovativi; il rifinanziamento del .... progetti di ristrutturazione tecnico-produttiva, di innovazione tecnologica..." ECCO !!! e poi la gente non si informatizza.
Anonimo 1 non mi risulta che l'A.Gi.P. sia stata accreditata. Anonimo 2 sui beni strumentali e innovativi non mi pare si riferisse alla categoria degli edicolanti. Però se voi 2 anonimi volete far polemica fatela pure, personalmente non mi interessa.
aggiungo anche se tutte le sigle sindacali mandassero una circolare congiunta a tutti gli iscritti e non, dove gli si dice che il contratto è scaduto quindi tutti gli obblighi che abbiamo vengono meno e ogniuno di noi è libero di comportarsi di conseguenza con il loro distributore, cioè accettare o no le forniture che il 99% non si vende mai e chi più ne ha più ne metta, vediamo se qualcuno non alza le chiappe da quelle sedie e non sistema la nostra situazione in fretta.
Faccio fatica a capire!! Se con l'Accordo Nazionale (anche scaduto)l'editore a sua volta il DL lo rispettano in parte figuriamoci se non ci fosse. Nel bene e nel male lunica cosa che ci lega è proprio l'Accordo. Forse mi sbaglio?
Aggiungo..... Il DL di mia appartenenza ha 280 punti vendita di cui 160 forniti in esclusiva. L'Accordo Nazionale sancisce che il DL deve fornire tutti i punti vendita.OK. Se non ci fosse l'Accordo secondo voi quanti punti vendita fornirebbe? Sicuramente quelli più renumerativi gli altri dove andrebbero a fornirsi. Siete sicuri che potreste andare liberamente ad acquistare quello che si vuole DA qualunque DL. HO!!! i miei DUBBI!!!!
Anomimo veneziano, guarda che si sta parlando di tutt'altro di quello che stai scrivendo tu, aggiungo se la gran quantità di prodotti non vendibili cioè i "bassovendenti" parola del cavolo ma così li definiscono i prodotti "ciofeche" ci riconoscessero una percentuale per la lavorazione del 10%, mi spiego la spunta all'arrivo e la ricerca alla resa quest'ultima con una perdita di tempo che se fosse remunerata saremo la categoria più ricca della penisola, bene se così fosse che ben vengano questi prodotti. Poi per i punti vendita che fornirebbe il DL è la legge del mercato, chi si sbatte guadagna chi invece è parassita, be li è la natura che ci pensa.
Anonimo, ho letto e mi trovo al 95% d'accordo, e aggiungo è già stata presentata un'interrogazione per la rivisitazione del prodotto editoriale. http://www.giornalaipadani.com/doc/interrogazione-ediroria-legge170.pdf aggiungo, fa piacere che dopo aver gritato allo scandalo, specialmente noi tutti edicolanti del sud-milano qualcuno da lassù abbia dato un'occhiata a quello che denunciavamo, il 5% che manca per essere d'accordo con quel documento è che nessuno si e azzardato di citare che uno di noi ha chiuso la sua attività per protesta.
Penso solo che nessuno di noi edicolanti può definirsi con la pancia piena, anzi.... Penso inoltre che la rivisitazione, anche se importantissima, sia solo una parte dei nostri problemi.. Penso che bisogna guardare al futuro e cercare di prevederlo invece di limitarsi a saltare solo il piccolo ostacolo appena imminente... Penso che un edicolante da solo può fare molto... penso che molti edicolanti insieme possono fare tantisimo, perchè possono essere competitivi; le edicole hanno bisogno di un contratto tutto nuovo, per andare avanti, di proiettarsi come liberi professionisti anche verso altre direzioni, e più si è meglio è.... Antonella
Ciao ho letto velocemente il verbale...mancano le firme. Se l'ha predisposto un rappresentante CISL sarebbe opportuno che lo firmi in modo da portarlo poi anche in altri tavoli. saluti
l'ho letto tutto il documento, un bel discorso da impenditori, è quello che dovremmo fare anche noi edicolanti sfruttati da tutta la filiera, ma scusate i sindacati quelli con la eSSe maiuscola cosa fanno? vanno avanti a vendere figurine oppure si accontentano che in questo documento le edicole vengono citate solamente a pag. 4 dove la fieg denuncia di aver già prodotto un documento e di averlo consegnato agli organi preposti?
RispondiEliminas'ciao a tucc, bej e brùtt
Sergio...non difendo nessuno ma sembrerebbe che la FIEG abbia accreditato la sigli A.GI.P.Quindi fate parte delle OOSS con la maiuscola o minuscola a voi la scelta?
RispondiEliminaMah, da quello che sembra non siete una OOSS.
RispondiEliminaIl problema è sempre quello: nell'ultima pagina dell'intervento del Dot. Malinconico c'è scritto "....Gli editori sollecitano misure .... già nel
documento di agosto dello scorso anno: la detassazione degli utili reinvestiti in
beni strumentali innovativi; il rifinanziamento del .... progetti di ristrutturazione tecnico-produttiva, di innovazione tecnologica..." ECCO !!! e poi la gente non si informatizza.
Anonimo 1 non mi risulta che l'A.Gi.P. sia stata accreditata.
RispondiEliminaAnonimo 2 sui beni strumentali e innovativi non mi pare si riferisse alla categoria degli edicolanti.
Però se voi 2 anonimi volete far polemica fatela pure, personalmente non mi interessa.
aggiungo anche se tutte le sigle sindacali mandassero una circolare congiunta a tutti gli iscritti e non, dove gli si dice che il contratto è scaduto quindi tutti gli obblighi che abbiamo vengono meno e ogniuno di noi è libero di comportarsi di conseguenza con il loro distributore, cioè accettare o no le forniture che il 99% non si vende mai e chi più ne ha più ne metta, vediamo se qualcuno non alza le chiappe da quelle sedie e non sistema la nostra situazione in fretta.
RispondiEliminaFaccio fatica a capire!!
RispondiEliminaSe con l'Accordo Nazionale (anche scaduto)l'editore a sua volta il DL lo rispettano in parte figuriamoci se non ci fosse.
Nel bene e nel male lunica cosa che ci lega è proprio l'Accordo.
Forse mi sbaglio?
Aggiungo.....
RispondiEliminaIl DL di mia appartenenza ha 280 punti vendita di cui 160 forniti in esclusiva.
L'Accordo Nazionale sancisce che il DL deve fornire tutti i punti vendita.OK.
Se non ci fosse l'Accordo secondo voi quanti punti vendita fornirebbe? Sicuramente quelli più renumerativi gli altri dove andrebbero a fornirsi. Siete sicuri che potreste andare liberamente ad acquistare quello che si vuole DA qualunque DL. HO!!! i miei DUBBI!!!!
Errore "Remunerativi"
RispondiEliminaAnomimo veneziano, guarda che si sta parlando di tutt'altro di quello che stai scrivendo tu,
RispondiEliminaaggiungo se la gran quantità di prodotti non vendibili cioè i "bassovendenti" parola del cavolo ma così li definiscono i prodotti "ciofeche" ci riconoscessero una percentuale per la lavorazione del 10%, mi spiego la spunta all'arrivo e la ricerca alla resa quest'ultima con una perdita di tempo che se fosse remunerata saremo la categoria più ricca della penisola, bene se così fosse che ben vengano questi prodotti.
Poi per i punti vendita che fornirebbe il DL è la legge del mercato, chi si sbatte guadagna chi invece è parassita, be li è la natura che ci pensa.
per chi vuole leggere, ecco il link:
RispondiEliminahttp://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=9&ved=0CE0QFjAI&url=http%3A%2F%2Fwww.alai.cisl.it%2Ffiles%2Fedicolanti%2520job.pdf&rct=j&q=antonella%20scaffidi&ei=rJ4ETsK0EcTBhAeaje3bDQ&usg=AFQjCNFnKr4q9M8QmWX3KzOOFvgRfGeV9Q&cad=rja
Antonella
Anonimo, ho letto e mi trovo al 95% d'accordo, e aggiungo è già stata presentata un'interrogazione per la rivisitazione del prodotto editoriale.
RispondiEliminahttp://www.giornalaipadani.com/doc/interrogazione-ediroria-legge170.pdf
aggiungo, fa piacere che dopo aver gritato allo scandalo, specialmente noi tutti edicolanti del sud-milano qualcuno da lassù abbia dato un'occhiata a quello che denunciavamo, il 5% che manca per essere d'accordo con quel documento è che nessuno si e azzardato di citare che uno di noi ha chiuso la sua attività per protesta.
Aggiungo: Anonimo, pansa piena la pensa no per quela voeuia.
RispondiEliminafinito
Penso solo che nessuno di noi edicolanti può definirsi con la pancia piena, anzi....
RispondiEliminaPenso inoltre che la rivisitazione, anche se importantissima, sia solo una parte dei nostri problemi..
Penso che bisogna guardare al futuro e cercare di prevederlo invece di limitarsi a saltare solo il piccolo ostacolo appena imminente...
Penso che un edicolante da solo può fare molto...
penso che molti edicolanti insieme possono fare tantisimo, perchè possono essere competitivi; le edicole hanno bisogno di un contratto tutto nuovo, per andare avanti, di proiettarsi come liberi professionisti anche verso altre direzioni, e più si è meglio è....
Antonella
per realizzare quello che pensi esiste solo un sistema secondo me, SCIOPERO!
RispondiEliminaCiao ho letto velocemente il verbale...mancano le firme. Se l'ha predisposto un rappresentante CISL sarebbe opportuno che lo firmi in modo da portarlo poi anche in altri tavoli.
RispondiEliminasaluti