Finalmente sentiamo dire da un personaggio pubblico che c'è qualcosa di sbagliato sulle norme che regolano la parità di trattamento. E' bastato che l'on. Marco Rondini masticasse per poco più di un anno "l'edicolese", perchè afferrasse l'evidenza di qualcosa di sbagliato nel nostro settore . Mai nessun esponente sindacale l'ha mai riconociuto e se l'ha fatto, ha dovuto poi ritrattare nel presentare la piattaforma sindacale destinata a rivisitare, le nuove norme sull'editoria. Va tutto bene ai sindacati, alla F.I.E.G, ai Distributori Nazionali e locali. A noi edicolanti no!
Una nuova realtà è nata sul territorio di Milano ed ha lo scopo di portare al Governo le istanze dei rivenditori oramai dimenticate da lungo tempo. Il Vice Sindaco del Comune di Melegnano, Enrico Lupini, ci aiuta a ripercorre i primi passi compiuti, le difficoltà trovate ma anche l'aiuto di molte Amministrazioni Comunali attente al territorio. Nel SUD di MILANO sono chiuse più di 20 edicole e nessuna sigla sindacale intende metter mano al nuovo Accordo Nazionale. Solo qualche edicolante matto che appare sui vari forum da anni, ( dai quali siamo stati esclusi il giorno stesso in cui un on. della Lega Nord si è dato da fare per tutti) , urla che bisogna cambiare le regole; ma nessuno vuole farlo. forse perchè vanno bene così le cose? Va bene a tutti mettere uno sticker su un paio di mutande perchè diventi un prodotto editoriale? A noi no! Noi ci distinguiamo.
Incredibile, gli edicolanti padani ce l'hanno con le collezioni di pupazzetti che li fanno guadagnare tanto perchè se ne vendono tanti e vorrebbero invece vendere solo la Padania, Il Manifesto, Europa, Il Secolo D'Italia, Liberazione. Edicolanti di tutta Italia unitevi nella lotta...
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