domenica 26 dicembre 2010

L'editoria Italiana non riesce ad uscirne!

Per fortuna vengono fatti altri tagli all’editoria! Certo non posso parlare per TV e Teatro che non conosco, ma quanto sono soddisfatto nel vedere il settore più assistito d’Italia dover fare i conti con il mercato.
Noi edicolanti oramai lo facciamo da 15 anni e oltre, ovvero da quando le cose si sono manifestate nella loro cruda realtà. Da allora la rete di vendita ha incominciato ad assottigliarsi, ha iniziato a soffrire, a non guadagnare. Noi, la parte più pulita dell’editoria.

  Abbiamo dovuto lavorare il doppio per mantenere tutta la schifezza che ci circonda. Fiumi di denaro hanno finanziato il nostro più grosso concorrente “l’abbonamento postale”. Con i soldi del cittadino hanno sottratto il nostro cliente ( senza ottenere nemmeno risultati sensibili di fidelizzazione del cliente abbonato). Con i soldi dei cittadino si sono sostenute decine di testate, decine di iniziative contro la rete di vendita. Il Governo ha drogato per anni l’editoria e adesso non possono più togliergli il loro sostegno. Scoppierebbe il sistema, ma non i piccoli editori….tutti.
Anche passare al metadone non è semplice per chi è stato abituato a non aver nulla da vendere per interi lustri ma, chissà perché, questa gente è convinta di possedere una divina investitura ad esistere. Le edicole che non riescono a stare in piedi chiudono. Gli editori no. Loro hanno il diritto di dire quello che a nessuno interessa. Se nessuno vi compra è perche non piacete a nessuno rendetevene conto!
Ora si sono inventati il pre-metadone per i grandi editori. Una sorta di fittizio cuscinetto facilmente aggirabile. La chiamano:” Parametrazione del contributo alle vendite e non alla diffusione”.Possono cioè accedere ai contributi solo le testate nazionali (ossia quelle distribuite in almeno 5 regioni) che siano effettivamente vendute nella misura di almeno il 15 per cento delle copie distribuite. Ma questa gente non conosce ancora i trucchi del mercato editoriale o preferisce non vederli per….. Escludendo le vendite in blocco, esiste quella strana voce A.D.S., “altre vendite”, per by-passare la legge e poi si sa che basta fare un banded per raggiungere certe vette di vendite impensabili…ma ,questi trucchi da tossici di quartiere li concoscono solo gli edicolanti?!

Dovrebbero indagare in maniera più approfondita in questo settore, come sta accadendo a Cremona dove Il pubblico ministero Cinzia Piccioni, poco prima di Natale, ha chiesto gli arresti domiciliari per Nino Spallanzani e Giovanni Mazzoni, imprenditori che operano nei settori dell'acciaio, dello zucchero e del leasing. Mazzoni è titolare del gruppo editoriale E'tv e proprietario delle testate giornalistiche de 'L'Informazione' a Reggio, Modena, Bologna e Parma. Accusato di aver incassato indebitamente contributi statali per l'editoria per un ammontare di 225.000 euro nel 2009. Il reato ipotizzato è di truffa aggravata ai danni dello Stato. Avrebbe violato la legge che vieta a chi detiene più attività editoriali di chiedere doppi contributi. Chi è del settore conosce la moltitudini di sistemi utilizzati dagli editori per gonfiare la diffusione: le vendite in blocco solo da qualche anno sono sotto controllo, ma sono state rimpiazzate da altri trucchetti:"Altre vendite".. Mi chiedo per esempio l’iniziativa ”Il quotidiano in Classe” del più grande venditore di fumo  e del nulla  del settore Editoriale, Mr.Ceccherini, in quale voce delle certificazioni A.D.S. compaiano  i suoi mirabolanti numeri. Milioni dicopie regalate o vendute?Bo!
Basta finanziamenti senza logica! Chi riesce a stare sul mercato bene, altrimenti faccia come noi…chieda i soldi alla banca per pagare l’estratto conto settimanale.

3 commenti:

  1. Da quel che leggo ho la sensazione che vi fate di qualche strana sostanza e poi vi mettete a scivere qui. Che -questo di certo- non fate gli edicolanti, traendo la maggior parte del vostro guadagno da prodotti collaterali è nettamente visibile, perchè con le vostre idee si chiude la baracca. Ma la Gedis che diavolo vi ha fatto di male? Io ad essere in loro ritirerei tutta la merce dal settore edicola e la distribuire come fa la Giochi Preziosi. Fatevi quattro conti nel borsellino e poi ci vediamo con i vostri estratti conto.

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  2. Bè, con quali aggi la giochi preziosi propone sul mercato la sua merce??? Non credo al 19\24%. Se ci fosse un libero mercato dove noi edicolanti potessimo scegliere il prodotto e avere un aggio che sia almeno del 35% o più sarebbe tutta un'altra cosa!!!!

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  3. Be! il post riguardava argomenti più pressanti rispetto a del gossip su GEDIS, sulla cui azienda nessuno ha nulla in contrario. Al massimo si può aver dei dubbi sull'evidente conflitto di interessi...ma non è il caso di parlarne ora. Comunque il nostro cassetto non lo fanno i collaterali ma tutte quelle testate che girano quotidianamente in edicola, tra cui GEDIS. Per quanto riguarda il ritiro del prodotto dalle edicole, dubito fortemente che avrebbe il medesimo successo, così come dubito che SNAG abbia proposto nella bozza di revisione sulla legge dell'Editoria che le pubblicazioni/giocattolo come queste vengano considerate per quello che sono...(basta leggere circolare SINAGI...). caduta la parità di trattamento sulle pubblicazioni/giocattolo...libero mercato! Comunque leggi bene prima di commentare e scrivere.ciao

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