Per fortuna esiste l’informatica! Per fortuna non sono uno di quelli che odia i computer o che è disposto ad ogni cosa pur di non pagare la marchetta Inforiv. Nonostante questo…che desolazione. Un’ infinito inseguimento agli errori altrui. Un eterno diverbio su ogni aspetto quotidiano. Oggi cambiano i prezzi di tue testate. Chi me l’ha detto? Face-Book! Arriva prima un collega della Sicilia che il nostro D.L. o il nostro Editore. Gli ho venduto migliaia e migliaia di “Guida Tv”, non ha avuto nemmeno il tempo di mandare due righe, una mail, un “alert” su inforiv.
martedì 31 agosto 2010
Falsi mensili
Pubblichiamo un elenco delle testate individuate e registrate come "mensili" ma che non hanno avuto una frequenza tale di uscite da dimostrarsi tali. Alcune di queste pubblicazioni sono state inviate in conto deposito, pertanto risultano fondamentalmente "innocenti" di fronte all'Accordo Nazionale. Ho dei forti dubbi che siano in regola con normative che dovrebero essere al di sopra del "clan", per esempio questa . Anche in questo caso ci si pone dei dubbi sulla liceità o meno di tali prodotti.
lunedì 30 agosto 2010
Meditiamo...
Successivamente ad una recente segnalazione trasmettiamo un’ articolo pubblicato su “Il fatto quotidiano” del 30 luglio. Abbiamo atteso alcuni giorni a pubblicarlo perché, come potrete notare, non è proprio in nostro favore la tesi sostenuta dal quotidiano. Ma successivamente ad una chiara critica ricevuta da un paio di edicolanti del tenore: ”Non fate come i sindacalisti se avete notizie le dovete pubblicare…..” non abbiamo potuto esimerci.
Si tratta di una nuova licenza. Un Comune autorizza l’attivazione di un nuovo punto vendita.; ovviamente un fatto spiacevole per i punti vendita già esistenti. Secondo il piano del Comune di Pistoia, il mercato editoriale e i parametri fissati dall’Amministrazione, sono presenti tutte quelle caratteristiche che possono garantire la redditività di un nuovo un punto vendita! Ma la Sig.ra Silvia Innocenti non ha fatto i conti con il nostro mondo! Il Dl non attiva le forniture! Incomincia così il calvario dell’ignaro cittadino. Dopo aver comprato il chiosco, il distributore locale Martini Dumas non le attiva la fornitura nonostante abbia rilasciato fideiussione da € 17,500.00. Ricorre così all’Organo di Conciliazione e Garanzia, all’Antitrust, alla Corte di Appello di Firenze, Prefetto Provincia ecc…ma non c’è nulla da fare comanda il distributore.
Il motivo per cui ritengo importante questo articolo è che nonostante l’intervento di quei settori che nel mondo civile hanno una valenza in quanto tutelano il Cittadino e il Diritto, riescono appena a sfiorare il mondo editoriale e distributivo. La rocca che hanno costruito negli anni è diventata inespugnabile. Il monopolio del distributore e l’inefficacia di Leggi di Stato nei suoi confronti è sconfortante e...ahimè...sono la nostra realtà quotidiana. Buona lettura!
venerdì 27 agosto 2010
Nuove regole cercasi
L'improvvisa entrata del nuovo distributore locale Macri s.p.a., ha dato l'ultima spallata ad una situazione economicamente difficile per la nostra zona. Il cattivo servizio prestato, legato al calo delle vendite ed alle scellerate politiche dei nuovi top manager Press-Di ed alle arguzie dei soliti Editori di basso profilo che infestono il nostro mondo, hanno determinato chiusure, esposizione bancaria e sicuramente qualche crisi famigliare...(continua ).
lunedì 23 agosto 2010
Tutti professori!
Tutti professori! Tutti hanno la soluzione in mano! I sindacati dovrebbero…noi dovremmo…perché non facciamo…! Tutti sanno tutto anche i più reconditi segreti della distribuzione. Conoscono il futuro dell’editoria e sanno anche insegnare ai portatori come ottimizzare le consegne per correre al loro secondo o terzo lavoro. Noiosi. Troppo concentrati ad “aspirare”, tanto da non aver mai fatto nemmeno un salto in agenzia per smanettare un client assieme ad un diffusore. Però due consiglietti al Sig. Murdock o all’On. Bonaiuti si possono sempre dare. Sono gratis. La nostra storia è fatta di tanto lavoro e sacrificio. Quello che siamo stati e se una volta eravamo visti come una grande categoria, anzi, eravamo “la Lobby delle edicole”, era dovuto al fatto che c’erano anche persone, forse, con più carattere di noi. Persone più semplici e serie; da una parte e dall’altra. L’editore come l’edicolante, il distributore come il trasportatore (il cliente mai!). La semplicità dello svolgimento del nostro lavoro ma anche la felicità di “dare” quotidianamente per un futuro migliore alle nostre famiglie garantiva e formava una visione più responsabile e concreta di quanto lo sia ora. Oggi fare l’edicolante è massacrante e lo si fa per pochi soldi. Una volta era molto più massacrante ( i più anziani lo ricorderanno…) ma lo si faceva per più soldi. Forse banalizzo ma…mangiava tutta la filiera. Ora è l’era dei Manager! Non solo per gli editori ma anche per gli edicolanti. Quando si parla con colleghi o da quanto si legge in giro per internet, le soluzioni ci sono. Sono sempre semplici. Attuabili, quasi banali!Ma le devono fare gli altri…..FALLO! Lavora! Vai a conoscere il tuo vicino e coinvolgilo! Ricordati la semplicità! Parti da una cosa semplice, studia coi tuoi colleghi, avvicinati, se lo credi ad un’ Associazione. Se lo credi raccogli soldi ed adesioni per una Class-Action, vola dal Sindaco o dal Prefetto, coinvolgi il mondo politico se lo credi ma...per l’amore del cielo….FALLO ! Non continuare ad insegnare ad altri la strada giusta, ma, semplicemente, aiutali a trovarla e perseguirla.
martedì 10 agosto 2010
I nostri 5 punti
Riportiamo i nostri punti prioritari , discussi in presenza dei rappresentanti di zona assieme all' On. Rondini. Ci auguriamo che almeno parte di essi siano stati affrontati durante le sedute al Governo da parte delle OO.SS. Sicuramente sono punti che vengono apprezzati da parecchi rivenditori. Riportiamo in succinto i medesimi punti in modo che se lo ritieni opportuno potrai farlo sottoscrivere ai tui colleghi vicini...Buona lettura e se li ritieni punti utili per il tuo lavoro aderisci!
domenica 8 agosto 2010
Per chiarezza
Be! Prima di tutto è giusto informarvi che la parentesi informativa, fuori dai soliti ambiti "politicamente correttti", che stiamo mettendo in atto, sta avendo parecchi consensi. In poche parole il mare degli insoddisfatti dell'accordo nazionale e della scarsa incisività delle organizzazioni sindacali è in realtà un oceano. ( continua...)
venerdì 6 agosto 2010
Il Governo riceve le Associazioni di categoria
Senza dire niente a nessuno il 5 di agosto le sigle sindacali sono state ascoltate a Palazzo Chigi, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega al settore, on. Paolo Bonaiuti, assieme al Capo del Dipartimento Informazione ed Editoria, cons. Elisa Grande.
Cosa avranno detto, i nostri rappresentanti?Alcuni di noi sono associati a SNAG altri a SINAGI altri ad altre sigle ed altri a nessuna ma….tutti in comune abbiamo una sola cosa, non sappiamo quali sono le richieste o le posizioni che sono state portate al Governo come possibili indicazioni e suggerimenti per migliorare la nostra condizione. Mai c’è stata un assemblea sul territorio per trattare questi temi, mai ci hanno interpellato e nemmeno oggi nessuna sigla sindacale ha dato comunicazione attraverso i loro siti; anzi quando diciamo la nostra ci fanno intendere che siamo degli ingenui che non conoscono il nostro lavoro.
Alcune settimane fa abbiamo preso una strada e la vogliamo portare avanti per cui in data odierna abbiamo chiesto di essere ascoltati dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Paolo Bonaiuti e Capo del Dipartimento Informazione ed Editoria, cons. Elisa Grande per poter apportare le indicazioni emerse dalla categoria.
Partecipa anche tu, assieme a noi, per aiutarci a portare la voce della categoria al Governo compilando ed inviando la delega che puoi trovare qui al n° di fax 02-98241838 o compilando il form che puoi trovare qui .
Cosa avranno detto, i nostri rappresentanti?Alcuni di noi sono associati a SNAG altri a SINAGI altri ad altre sigle ed altri a nessuna ma….tutti in comune abbiamo una sola cosa, non sappiamo quali sono le richieste o le posizioni che sono state portate al Governo come possibili indicazioni e suggerimenti per migliorare la nostra condizione. Mai c’è stata un assemblea sul territorio per trattare questi temi, mai ci hanno interpellato e nemmeno oggi nessuna sigla sindacale ha dato comunicazione attraverso i loro siti; anzi quando diciamo la nostra ci fanno intendere che siamo degli ingenui che non conoscono il nostro lavoro.
Alcune settimane fa abbiamo preso una strada e la vogliamo portare avanti per cui in data odierna abbiamo chiesto di essere ascoltati dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Paolo Bonaiuti e Capo del Dipartimento Informazione ed Editoria, cons. Elisa Grande per poter apportare le indicazioni emerse dalla categoria.
Partecipa anche tu, assieme a noi, per aiutarci a portare la voce della categoria al Governo compilando ed inviando la delega che puoi trovare qui al n° di fax 02-98241838 o compilando il form che puoi trovare qui .
mercoledì 4 agosto 2010
L’On. Rondini incontra i rivenditori di Milano
Perché attendere oltre quando grida d’aiuto e di solidarietà arrivano da tutta Italia? Così, senza aspettare settembre e in modo da essere già attivi e operativi nonostante le ferie si è tenuto il primo incontro tra l’On. Rondini e gli edicolanti di Milano. Continua...
martedì 3 agosto 2010
La guerra delle edicole
Oggi il quotidiano" Il giorno" dedica ampio spazio al nostro settore e a quanto sta accadendo a Milano. Il titolo dell'articolo è azzecatissimo così come le interviste ai rivenditori e quella magnifica chiusura del Distributore Locale Macri s.p.a. Nemmeno a concordarla con il giornalista sarebbe potuta venire meglio. Mi colpiscono molto le espressioni usate:"...non facciamo altro che applicare le regole previste dall'Accordo Nazionale, firmato dagli editori e dai sindacati degli edicolanti" oppure " La resa a specchio non è accettata dagli Editori e non è prevista dal contratto nazionale ". Lo sappiamo che la grande colpa del nostro malessere è il defunto Accordo, così come sappiamo che avete contribuito a stilarlo! Questo sta accadendo! Il contratto nazionale gestito da questi "pseudo distributori" e difeso dai dirigenti sindacali, diventa un' arma potentissima a loro favore su tutta la linea. Affossano le edicole e nonostante questo taluni predicano ed hanno la presunzione di far credere che sarebbe un buon accordo se...se i distributori facessero piani diffusionali adeguati! Chiacchiere da "politichino da due soldi".
Per questo motivo chiediamo che gli "Edicolanti puri", non quelli di GEDIS o delle quote di servizio ( soldi contrattualmente ricevute come da accordo nazionale da tutte le sigle sindacali ), possano essere rappresentate ai tavoli che fino ad ora hanno visto esclsua la stessa rete di vendita e...finalmente, non siamo più soli!
Solo un commmento per il Sig. Cristiano Macri...si sbaglia! Non è rientrato proprio niente;anzi tutta la zona è sempre di più avversa alla Vostra distribuzione e quanto è stato inviato al Prefetto di Milano....e non credo proprio lei abbia in mano qualcosa....non riguarda solo l'Accordo Nazionale e i Sindacati......
Un saluto e buona lettura
Per questo motivo chiediamo che gli "Edicolanti puri", non quelli di GEDIS o delle quote di servizio ( soldi contrattualmente ricevute come da accordo nazionale da tutte le sigle sindacali ), possano essere rappresentate ai tavoli che fino ad ora hanno visto esclsua la stessa rete di vendita e...finalmente, non siamo più soli!
Solo un commmento per il Sig. Cristiano Macri...si sbaglia! Non è rientrato proprio niente;anzi tutta la zona è sempre di più avversa alla Vostra distribuzione e quanto è stato inviato al Prefetto di Milano....e non credo proprio lei abbia in mano qualcosa....non riguarda solo l'Accordo Nazionale e i Sindacati......
Un saluto e buona lettura
lunedì 2 agosto 2010
La grande bugia
Va bene! Non è importante quanto l'edicola guadagni e se guadagna. Se ci si riesce a cambiare la macchina una volta ogni dieci anni, se si può ragionare se mandare i figli alle pubbliche o private o se alla fine dell'anno ci si può permettere una settimana di ferie.( segue...)
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