martedì 3 agosto 2010

La guerra delle edicole

Oggi il quotidiano" Il giorno" dedica ampio spazio al nostro settore e a quanto sta accadendo a Milano. Il titolo dell'articolo è azzecatissimo così come le interviste ai rivenditori e quella magnifica chiusura del Distributore Locale Macri s.p.a. Nemmeno a concordarla con il giornalista sarebbe potuta venire meglio. Mi colpiscono molto le espressioni usate:"...non facciamo altro che applicare le regole previste dall'Accordo Nazionale, firmato dagli editori e dai sindacati degli edicolanti" oppure " La resa a specchio non è accettata dagli Editori e non è prevista dal contratto nazionale ".  Lo sappiamo che la grande colpa del nostro malessere è il defunto Accordo, così come sappiamo che avete contribuito a stilarlo! Questo sta accadendo! Il contratto nazionale gestito da questi "pseudo distributori" e difeso dai dirigenti sindacali, diventa un' arma potentissima a loro favore su tutta la linea. Affossano le edicole e nonostante questo taluni predicano ed hanno la presunzione di far credere che sarebbe un buon accordo se...se i distributori facessero piani diffusionali adeguati! Chiacchiere da "politichino da due soldi".
Per questo motivo chiediamo che gli "Edicolanti puri", non quelli di GEDIS o delle quote di servizio ( soldi contrattualmente ricevute come da accordo nazionale da tutte le sigle sindacali ), possano essere rappresentate ai tavoli che fino ad ora  hanno visto esclsua la stessa rete di vendita e...finalmente, non siamo più soli!

Solo un commmento per il Sig. Cristiano Macri...si sbaglia! Non è rientrato proprio niente;anzi tutta la zona è sempre di più avversa alla Vostra distribuzione e quanto è stato inviato al Prefetto di Milano....e non credo proprio lei abbia in mano qualcosa....non riguarda solo l'Accordo Nazionale e i Sindacati......
Un saluto e buona lettura

2 commenti:

  1. Un buon articolo. Suffragato da un finale scontato, ma che fa intravedere nettamente la difficoltà del distributore Macri.

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  2. io farei leggere quell'articolo a tutte le sigle sindacali e vedere la loro reazione, considerando che al momento non stanno reagendo a questa moria di edicolanti.

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