domenica 24 ottobre 2010

Testate non firmatarie dell' AccordoNazionale/Private

Probabilmente è inevitabile! La trasparenza non appartiene al nostro settore. E’ un settore troppo frenetico che tratta migliaia di prodotti giornalmente, con una frequenza ed un tensione che non consente approfondimenti agli innumerevoli problemi quotidiani. La coperta è corta; oramai vince il più scaltro ovvero chi riesce ad eludere le norme e che magari anche quando viene preso con le mani nella marmellata è in grado di cavarsela con delle scuse o con un più generico: ” Non lo farò più”.


Controllare gli invii di un distributore è interessante a volte illuminante. Purtroppo non è redditizio perché anche quando ci si accorge di un problema non si può fare nulla. Nonostante questo siamo andati ad approfondire temi che si conoscono da tempo ovvero….i prodotti “anomali/privati” che entrano nelle nostre edicole. Per semplicità, ci è stato insegnato dall’ Accordo Nazionale ma anche dalle stesse sigle sindacali, che i prodotti non presenti sul sito webinforiv, non essendo firmatari dell’A.N. e non facendo parte di strutture di Distributori Nazionali aderenti, non avrebbero diritto ad essere presenti nella nostra bolla di consegna quotidiana e addirittura essere posti in maniera distinta sull’estratto conto. Effettivamente ce ne sono parecchi. Tranne i prodotti C.I.D.I.F. gli altri sono abbastanza anonimi tanto da far nascer dei sospetti sulla legittimità della loro natura. Ho sempre sentito parlare di prodotti che alcuni distributori d’Italia inseriscono nelle forniture quotidiane ma che in realtà si tratta di prodotti di loro proprietà acquistati in blocco chissà dove.

Grossi dubbi personali su alcuni di questi ci sono sorti ( vedi quelli con il punto interrogativo) e chiederemo delucidazioni al nostro distributore locale tanto più che da noi non esiste la resa anticipata di nessun prodotto…

Irritante poi anche il fatto che tutte queste testate non essendo presenti sul sito non siamo in grado di conoscere l’esatta scontistica oltre a non essereci le foto sul programma Inforiv e ...non so perché…ho il dubbio che ci freghino.

6 commenti:

  1. Scusate, voi che la sapete lunga, se dovessi dare il vostro file allegato al mio distributore e gli comunicassi che queste testate che voi dite non appartengono al Cartello di INFORIV e gli facessi la resa anticipata sarei nel giusto ho andrei incontro a delle sanzioni?

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  2. Se al mattino presto devo leggere queste notizie, mi viene da pensare che le sigle sindacali siamo d'accordo con queste realtà editoriali che nulla hanno a che fare con l'accordo nazionale, e quindi andrebbero denunciate alle autorità competenti, amenoché anche le autorità competenti siano in tacito accordo con loro cioè i distributori nazionali.

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  3. L'accordo nazionale è un accordo fra privati.
    Se un edicolante nn è iscritto ai sindacati firmatari dell'accordo potrebbe far o nn far entrare nella sua edicola qualsivoglia pubblicazione editoriale, nn solo quelle dei firmatari dell'accordo.
    Ma il problema cari colleghi nn è questo.
    Il problema è che l'edicolante, stante il monopolio dei distributori è costretto a prendere tutto quello che dicono i distributori e pagarlo anticipato.
    QUESTO E' IL PROBLEMA.
    Risolviamo il problema del monopolio della distribuzione, poi scegliamo noi la merce e tutte ste cavolate di chi deve decidere cosa deve entrare e cosa nn deve entrare ce le risparmiamo. Siamo NOI che siamo i padroni della nostra edicola, NOI che decidiamo, nn i distributori.

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  4. Le testate elencate non sono firmatarie dell'accordo nazionale.Questo non vuol dire però che siano pubblicazioni "illegali". Se rispondono a tutti i canoni di legge anche loro sono protette dal Decreto Legge 170 e non solo...niente resa anticipata quindi. Nonostante questo non aderendo all'accordo nazionale non hanno motivo anche di beneficiarne, quindi su questi titoli ci sarebbe ampia possibilità di negoziazione in merito a sconti, permanenza, pagamento ecc.....in teoria l'abuso è che vengono forzatamente inseriti dal distributore in un contesto in cui dovrebbero essere estranei. Su certi prodotti poi condivido l'idea di Pasquale che le autorità competenti dovrebbero verificarne l'idonietà a termini di legge ed aggiungerei anche sul regima I.V.A. adottato.

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  5. Purtroppo vengono spesso citate norme di legge, a partire dalla prima 47/1948, cosa che fanno anche le OO.SS. ( vedi piccolo passaggio nel primo editoriale del neo eletto S.G del SINAGI ), in verità in queste leggi non ho mai letto nessun riferimento alla mera parte economica ovvero, se la legge ci impone di commercializzare il prodotto editoriale non impone certo il pagamento anticipato, prassi che deriva da un'accordo privatistico.

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  6. Certamente. Nel preambolo dell'Accordo si definiscono le leggi di stato a cui fanno riferimento i successivi articoli. Nessuna legge parla del 19%, del conto deposito, del pagamento settimanale nè tantomeno che bisogna lavorare almeno 12 ore al giorno. Che io sappia l'unico intervento nel nostro fantastico mondo da parte del Governo è stato solo nell ambito relativo al compiegamento, dove non c'era nessuna convergenza tra le parti. Deduco quindi anche che l'intervento del Governo dove non c'è "accordo" è possibile, nonostante altri sostengano il contrario. Purtroppo oggi, chissà perchè... i nostri portavoce il punto d'incontro lo trovano sempre ed è questo il vero e unico problema. Nell'ambito dei titoli oggetto della lista comunque mi risulta, ma forse sbaglierò, non ci sia alcun Accordo.

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