Per facilitare l'individuazione dei prodotti "cattivi" abbiamo predisposto una pagina dedicata. Riprendiamo quindi la discussione iniziata qui e, tralasciando la polemica che l'errore se non ci danno il giusto sconto è prima di tutto contrattuale, facciamo presente che se il rivenditore non riesce a discriminare tra Editori leali ed Editori ingordi, anche quelli leali ad un certo punto si chiederanno perchè non dovrebbero guadagnare qualche milione di euro in più abbassando a tutta la rete la percentuale al 19%.
Sarebbe quindi opportuno, in attesa che le sigle sindacali (che ci stanno leggendo), facciano qualcosa, che gli edicolanti la smettano di commiserarsi ed incomicino a farsi rispettare. Magari se un giorno questi giochi verranno riconosciuti come tali e non come prodotto editoriale dando la discrezionalità della scelta se tenerli o meno all'edicolante, margini maggiori di trattativa e minori timori da parte del rivenditore potrebbero nascere! Ma è solo un parere personale.
Riflessione!!!!
Gli editori non firmatari dell' Accordo Naizionale ci stanno dando più dei firmatari ( vedi M-DIS e Press-DI)
C'è qualcosa che non va ma tutti fanno finta di niente...
Questa è la lista e sono gradite le segnalazioni dei prodotti ingordi.
Bene, notizia interessante, quanto basta per far rizzare i peli a tutti gli edicolanti.
RispondiEliminaMa vedo che non frega niente a nessuno, ma provate a immaginare se qualche furbetto si vede tornare in resa tutta la sua roba, ma quanto ci metteranno a capire che forse conviene discutere?
Mi auguro di vedere qualche altro commento.
Dino, tu dici, notizia interessante, quanto basta per far rizzare i "peli" a tutti i colleghi, be lascia che ti dica questo, se avessimo tutti il pelo non saremmo qui a chiachierare e a meravigliarci di niente anzi magari a congratularci per una battaglia appena vinta, purtroppo la maggioranza di noi a paura che qualcuno gli porti via chissà che cosa, mi sembra di vivere in un clima mafioso dove di nascosto ci si lamentano ma poi alla luce del sole tutto tace "io non vedo, io non sento, io non parlo".
RispondiEliminaTi comunico che a breve un gruppetto di noi farà un'incontro per costituire un'Associazione di categoria, dove come primo documento sarà quello di demolire l'accordo nazionale rammendato più volte dalle categorie sindacali, e pensare che i componenti di queste sono colleghi come noi.
Comunicato per i sindacalisti, oramai non ci potete più fermare!!!
Sergio, scusa ma non dovevate costituire un sindacato?
RispondiEliminaNando, è vero quello che dici, ti spiego, il sindacato dove volevamo affiliarci per statuto non poteva estendersi ad altre categorie, però ci hanno chiesto perchè una categoria come la nostra volesse fondare un sindacato non consono alla nostra attività, il loro consiglio è stato di fondare un'associazione come quella della categoria dei commercianti piuttosto che quella degli artigiani.
RispondiEliminaQuindi dopo una accurata valutazione abbiamo deciso di fondare un'associazione di categoria più adatta alla nostra attività.
Ma ha importanza ?
RispondiEliminaQualsiasi cosa si faccia ha significato se è utile e se produce fatti e risultati oltre alle chiacchiere.
Questa che sia Associazione, Sindacato o altro nasce con fatti e risultati già ottenuti.
Il significato della parola SINDACATO è :
RispondiEliminaI sindacati sono organi che raccolgono i rappresentanti delle categorie produttive. Esistono così sindacati dei lavoratori e sindacati dei datori di lavoro. La storia dei sindacati è però soprattutto storia dei lavoratori (operai, contadini, impiegati) che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie.
Lo strumento di lotta per eccellenza del sindacato è lo sciopero. Tuttavia, l'attività dei sindacati viene espresso attraverso la contrattazione collettiva che risulta uno dei principali strumenti di autoregolamentazione per i rapporti di lavoro e per le relazioni sindacali.
Da questa definizione viene spontanea una domanda, noi chi siamo ?
I LAVORATORI
o I DATORI DI LAVORO.
Ne uno ne l'altro, noi siamo autonomi e come tale i nostri sindacati non dovrebbero esistere, a meno che non ammettono un nostro rapporto di completa dipendenza dagli editori.
Ciò comporta rivedere completamente il nostro raporto di lavoro.
Dino, con questa spiegazione mi stai informando che i sindacati della nostra categoria non hanno voce in capitolo, ecco, questo spiega tutto....
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