Sempre di meno si vende prodotto editoriale in edicola. In parte ci è stato sottratto dall’editore, in parte ci è stato sottratto dai punti vendita non esclusivi in parte è stato perso per le mille variabili che affliggono la platea di potenziali ma scarsi lettori italiani.
L’unica certezza che l’edicolante deve avere è che ha un attività e che la deve rendere produttiva. Tutto il resto non conta. L’Accordo Nazionale è nato morto e ora è fermo. Non si parla minimamente di modifiche….almeno nessun riscontro abbiamo potuto constatare. Non credo ci saranno quindi mai aumenti di aggi né tantomeno abbattimento dei costi…quindi…si pensa ad altro.
La rete dei Tabaccai non è nata in due giorni ma in 15 e più anni. Loro hanno avuto la fortuna di avere la F.I.T., che in parte perché sindacato unico ma forse anche perché orientato diversamente, ha “creato” una rete”. Penso che abbia chiesto tanto ma che abbia anche dato tanto. Ha guadagnato e starà guadagnando tanto….ma tanto ha fatto guadagnare alla sua rete. Le nostre Associazioni oggi ci danno alcuni blandi servizi, ma non ci fanno aumentare le entrate; a volte ci aiutano, spesso ci abbandonano per scarsità di mezzi legislativi. Il passo più importante che oggi potrebbero fare per guadagnare fiducia, l’hanno già scritto nei loro statuti:” curare i nostri interessi facendoci aumentare il reddito”.
Oggi sui giornali non ci sanno più aiutare! Non riescono a farci ottenere adeguate forniture, difficilmente riescono a sistemare i contenziosi, mai riescono migliorare la diffusione. Perchè nel complesso non ci sono mezzi per intervenire. Il nostro settore prevede lavoro non retribuito inutile per la carenze del sistema ed implicitamente accetta il ruolo subalterno della rete.
L’impostazione dell’edicola non solo come punto vendita specializzato nell’editoria ma anche come punto servizi è forse un sogno. Se dovessi pensare in maniera commerciale dovrei essere contento se da me viene SISAL e Lottomatica e il mio vicino invece non ha nulla. Come parte invece di una rete sono rammaricato di non essere parte di un sistema complesso ma attivo e vincente come la rete F.I.T.
Vedo però con piacere che il SI.NA.G.I. si è mosso nei confronti di Lottomatica…speriamo che nasca qualcosa. Il posizionamento del POS nel nostro caso è gestito dal Distributore Locale. Il peggior partner sul mercato per ogni edicolante. Si aggiunge poi il problema che non si ha alcuna certezza di poter poi avere la vendita dei Gratta&Vinci e gli altri servizi.
Se dovessimo fare un bilancio dei risultati dei sindacati, sul tema editoriale, degli ultimi 10 anni sulla rete di vendita le associazioni uscirebbero con le gambe rotte, chissà se sui servizi se la caveranno?
Pienamente d'accordo, però, non credo che i sindacati si debbano sostituire a centri di assistenza sociale per meno abbietti, credo che i sindacati se stimolati in massa da queste singole attività questi si troverebbero obbligati a muoversi in modo concreto verso i loro assistiti, pardon, associati, non aggiungo altro altrimenti vengo tacciato, scusate il termine, per quello che la fa sempre fuori dal vaso.
RispondiEliminap.s. le associazioni/sindacati agiscono se stimolate da 1000 piccoli imprenditori non da 2000 assistiti, scusate ma io la penso così.
Cordialità
Tutto vero, ma è anche vero che l'editoria gestisce fiumi di denaro e spesso anche pubblico. Sedersi a un tavolo e trovare insieme agli editori un modo più democratico per gestire la rete distributiva sarebbe a vantaggio di tutti.
RispondiEliminaCerto è che noi edicolanti dovremmo rivedere le nostre certezze ed adeguarci al mondo e alle tecnologie che stanno evolvendo, significa che dobbiamo smetterla di comportarci da dipendenti ma diventare imprenditori.
chissà se sui servizi se la caveranno?
RispondiEliminaNon credo proprio che se la caveranno purtroppo i nostri rappresentanti usano il politichese la la F.I.T. sembrerebbe che usi il commerciale.I Tabaccai hanno degli obblighi ma sempre nel compato commerciale noi sulla diffisione